Eccolo finalmente!

 Eccolo qui, finalmente! Non è meraviglioso? E' il miglior pandolce genovese che io abbia mai assaggiato, e questa volta è venuto PERFETTO!

Ultimo Round

 Dopo l'ultimo rinfresco, ho messo nella planetaria il lievito, il burro, lo zucchero, l'acqua e l'aroma di fior d'arancio. Impastato tantissimo. Aggiunto la farina e impastato tantissimo. Fatto riposare per mezz'ora coperto. Aggiunto la frutta secca e impastato tantissimo. Formato le palle e messe sulla teglia a lievitare.

Quando sono più o meno raddoppiate, ossia dopo molte ore, cotto per 45 minuti.
Ora deve riposare ancora, sì, almeno fino a domani... poi vi racconterò del sapore... se vi interessa!

Ciao!

L'avventura continua!

 Ehy...!! Pssssstt!! ci siete?
Chi mi tiene compagnia in quest'avventura?
Manca soltanto un rinfresco, più tardi, e poi potrò impastare...!!

Le mie Torte - Propositi Buoni Buoni per l'Anno Nuovo

Questa è la mia prima torta decorata seriamente con la pasta di zucchero. Un impegno sovrumano, giuro! Roba che se mi chiedessero, ora, di fare una torta tridimensionale a forma di orsetto seduto, scapperei urlando...! Potere dell'incoscienza: quel giorno, era il 20 giugno del 2008, all'ora di pranzo mi chiusi in cucina e farcii e decorai questa torta, per la festa del pomeriggio stesso. Tutto in una volta. Senza sapere nemmeno bene cosa stessi facendo.
Allora non mi preoccupavo di ''effetto cellulite'', di ''pieghe'' o di far asciugare bene i decori, preparandoli in anticipo. Mi ero concessa anche alcune varianti rispetto al progetto originale che avevo preso da un libro di Carol Deacon... in peggio, ovviamente ;)
Quel libro, la cui storiella val la pena di raccontare, fu il mio regalo di compleanno da parte dei miei genitori, nel 1999. A quei tempi (nemmeno fossero passate generazioni!) non avevo mai sentito parlare di cose come ''sciroppo di glucosio'', ''gomma adragante'', ''pasta di zucchero'', ''glassa alla gelatina'' :-)

Era una notte buia e tempestosa...

...alla luce intermittente dei lampi, sotto il ticchettio insistente della pioggia sulle tegole, rinfrescai e legai il mio lievito, costringendolo così imbavagliato ad una notte tra le braccia metalliche di un pentolino...

Un altro ardito esperimento...!

C'era una volta un re!... direte voi... E no, miei cari lettori (...perchè ci siete, vero?) c'era una volta un pezzo di Lievito Madre.
Presa dalla noia della giornata di pioggia e dalla sonnacchiosa atmosfera di vacanza, ho deciso di rifare il Pandolce Genovese (anche se ho usato tutti i pinoli per la Buridda).
Il Pandolce ha bisogno di tutta la forza di 20 braccia del lievito per risultare nel suo splendore di pasta profumata e saporosa, quindi alle 5 di oggi pomeriggio ho impastato 50 gr. di Lievito con 100 gr. di Manitoba e 50 gr. di acqua, e l'ho messo a ronfare al calduccio nel forno spento (con la lampadina accesa) vicino al suo amico 'panechestalievitando'. I rinfreschi forzati sono gli stessi del Topic sul Panettone Milanese.
Alle 9 procederò al rinfresco e alla legatura... chi mi vuole tenere compagnia?

La Buridda di Stoccafisso

Cari Amici,
vi auguro un felice inizio d'anno con un ottimo piatto della tradizione genovese, a base di stoccafisso bagnato, da cui l'indizio che ho postato ieri: